In questi appunti viene trattato il tema delle avanguardie artistiche degli anni '10 che portarono dei rinnovamenti oltre che nel campo dell'arte, anche nella cultura dominante.
Molti furono gli artisti che iniziarono a sperimentare nuove tecniche e l'utilizzo di nuovi materiali che fino a quel momento non erano impiegati come materiale artistico. Tra le tecniche innovative il collage, l'assemblage, il dripping, la pittura murale; l'uso del cemento e di colori acrilici tra i nuovi materiali utilizzati. Negli appunti viene fatto riferimento anche gli artisti protagonisti di questo periodo, tra i quali Max Ernst, Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Jackson Pollock, e altre tra le personalità che hanno dato il proprio contributo in questo periodo di rinnovamento artistico culturale.
Tecniche e materiali nuovi nelle avanguardie storiche
di Alessia Muliere
Nel riassunto del libro di Bordini, viene trattato il tema delle avanguardie
artistiche degli anni 10 che portarono dei rinnovamenti oltre che nel campo
dell'arte, anche nella cultura dominante. negli anni 10 molti furono gli artisti che
iniziarono a sperimentare nuove tecniche e ad utilizzare nuovi materiali, che
fino a quel momento non erano utilizzati come materiale artistico. Il collage,
l'assemblage, il dripping, la pittura murale tra le tecniche innovative, l'uso del
cemento e di colori acrilici tra i nuovi materiali utilizzati. Negli appunti viene fatto
riferimento anche gli artisti protagonisti di questo perido, tra i quali Max Ernst,
Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Jackson Pollock, e altre tra le personalità che
hanno dato il proprio contributo, in questio periodo di rinnovamento artistico
culturale.
Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
Facoltà: Scienze Umanistiche
Titolo del libro: ARTE CONTEMPORANEA E TECNICHE.
MATERIALI, PROCEDIMENTI,
SPERIMENTAZIONI
Autore del libro: Bordini Silvia1. L'importanza del collage nelle avanguardie degli anni 10
Le avanguardie degli anni ‘10 rappresentano nella storia dell’arte una frattura, legata alla diffusione
dell’industrializzazione, alle scoperte scientifiche, cesura che investe anche i metodi operativi e materiali
dell’opera. La prima innovazione tecnica che le avanguardie introducono è il COLLAGE, composizione di
materiali diversi su un supporto, prelievo di materiali extrartistici e il montaggio sullo spazio della
rappresentazione. Il collage nega la manualità ( della pittura ad es. ) ed esalta la
scelta, la possibilità di conferire un significato a materiali poveri e di scarto. Il primo ad utilizzare un collage
come tecnica artistica è Pablo Picasso nel 1912 e subito dopo Braque, introducono nei loro lavori frammenti
di carte che mimano elementi di natura diversa. La storia dei papiers collés comincia nell'estate del 1912
quando Braque, per primo, usa frammenti di carta da parati per ultimare una serie di disegni a carboncino.
Picasso, entusiasta del procedimento, realizza allora la
Nature morte à la chaise cannée (Natura morta con sedia impagliata), una tela ovale in cui la sedia è
trasfigurata da un pezzo di tela cerata incorniciata con una vera corda grezza: una tela che è il "manifesto"
del collage. Da quel momento la "nuova" tecnica dilaga negli ambiti più avanzati della ricerca visuale. Già
nel 1913 Picasso impiega materiali anche non cartacei come strisce di stoffa,frammenti di lamiera, sabbia e
perle. Non sempre utilizza colla, a volte anche spilli. L’introduzione del collage corrisponde al passaggio
dalla fase analitica a quella sintetica della pittura cubista. I "papiers collés" sono delle opere d'arte che, come
suggerisce il nome francese, sono realizzate mediante l'accostamento di pezzi di carta (carta di giornale,
carta da parati...) incollati sulla tela per rendere l'idea dei diversi materiali rappresentati (come il legno, ad
esempio) e accostati al disegno a carboncino e/o a pastello. La diffusione si deve al cubismo sintetico, grazie
alle opere di Pablo Picasso, Georges Braque e Juan Gris e fu la più grande novità apportata alla pittura da
questo movimento. Il procedimento è analogo al collage (che anch'esso si era diffuso nei primi anni del
1900, con il cubismo e il futurismo) che invece permette di incollare ogni tipo di materiale, non solo la carta.
I futuristi italiani utilizzano il collage come tecnica moderna, un modo per infrangere la tradizione, una
tecnica in sintonia con la velocità, il cambiamento. È Gino Severini a sperimentare per primo la nuova
tecnica, sotto l’influenza cubista, nel 1912 incolla dei lustrini sul vestito dipinto della sua Ballerina blu
(1912). Carlo Carrà produce i risultati più originali, esemplare è Dimostrazione interventista, 1914 in cui
frammenti di giornale, di pubblicità, di parolibere di Martinetti e partiture musicali si dispongono a spirale,
sulla quale il pittore interviene con inchiostro
e tempera. Max Ernest con un procedimento mentale, ancora prima che tecnico, introduce elementi inconsci
nella composizione, inserisce foto nei disegni o viceversa. Nei surrealisti la tecnica del collage si coniuga
con una casualità ricercata: Hans Arp con le sue carte strappate e incollate con casualità (ciò che fa Andrè
Breton con un testo). Dopo la prima guerra mondiale il collage assume significati politici, in cui le foto sono
accostate a parole e frasi per costruire racconti. Nei fotomontaggi sovietici come in quelli di Rodtchenko la
fotografia è usata per la sua esattezza documentaria garantendole un potere persuasivo, la parola svolge un
ruolo essenziale.
Il collage accentua la bidimensionalità della superficie, perché rinuncia alle ombre e alla prospettiva per la
3D, attribuisce matericità a quelle che prima erano solo immagini.
Alessia Muliere Sezione Appunti
Tecniche e materiali nuovi nelle avanguardie storiche 2. Debuffet e l'assemblaggio
ASSEMBLAGE ( il collage acquista la dimensione )
Il termine indica opere tridimensionali costituite da diversi materiali, spesso di scarto che l’artista riutilizza
liberamente. Il primo ad utilizzare questo vocabolo è Debuffet nel 1954 con le statuette realizzate in
cartapesta e rifiuti, ma è con la mostra The Art of Assemblage (1961) che la parola sintetizza pratiche
artistiche che vanno dal collage agli ambienti. Anche con l’assemblage Picasso è in anticipo, nel 1912,
realizza sculture in cui vi è la scomposizione cubista dei piani con l’utilizzo di materiali diversi. L’adozione
dei materiali extra artistici coincide con il momento di maggiore interesse di Picasso verso l’arte tribale,
spesso impiega legno dipinto, stoffa e corda. In ambito futurista Umberto Boccioni nel suo manifesto
tecnico della scultura futurista 1912 elenca i materiali che possono concorrere all’emozione plastica: vetro,
specchio, cemento, congegni meccanici ecc.. L’unica scultura polimaterica sopravvissuta di Boccioni è
Dinamismo di un cavallo in corsa + case (1914-15), composto da legno, ferro, rame, sui quali l’artista è
intervenuto con vernici, colori a olio e tempera. L’assemblage più noto del 900 è l'esprit de notre temps
realizzato da Hausmann nel 1919, testa di manichino in legno sulla quale l’artista ha inchiodato e incollato
diversi oggetti, un metro da sarti, una cassa di orologio, un portamonete, un righello in legno. Ogni oggetto
richiama valori della nuova società industrializzata, il denaro e il consumo, valori che si sono impossessati
dell’uomo tanto da ridurlo ad un manichino. Nel 1913 Vladimir Tatlin ( costruttivismo russo) realizza i
quadri-rilievi, assemblage composti da un fondo di cartone o legno sul quale incolla lamiera, rete metallica,
carta dipinta. L’assemblage segna il passaggio dall’oggetto all’ambiente.
Kurt Schwitters realizza un vero e proprio ambiente, il Merzebau (1923-48) che prende forma lentamente
nella casa dell’artista, con oggetti vari, soprattutto di scarto. L’opera si modifica con il tempo, alcune parti
non sono più visibili e accessibili, una vera e propria costruzione.
Alessia Muliere Sezione Appunti
Tecniche e materiali nuovi nelle avanguardie storiche